La mia architettura è pura passione
Chi sono
"Quando trovo una soluzione di progetto che giudico perfetta, è un momento di magica euforia"
Antonella de Ramundo
Architetto - Interior designer - Green designer
Dopo la laurea in Architettura conseguita nel 2000 presso la Facoltà di Architettura La Sapienza di Roma, ho vinto un master presso il Politecnico di Milano in Interior Design, finito il quale ho intrapreso la carriera collaborando con diversi studi romani di Architettura, mantenendo parallelamente la sua libera professione.
Amando approfondire alcuni argomenti che fanno parte della mia visione di progettare, ha seguito vari corsi, approfondendo in particolar modo il Feng Shui, una lettura e un’interpretazione del paesaggio, delle forme delle costruzioni e degli spazi interni agli edifici, basata su un’antica disciplina cinese.
La mia visione di architettura
Una casa è davvero speciale solo quando riesce a trasmettere l’anima nei dettagli e in quel che rimane della complementarietà fra l’apporto dell’architetto e i desideri del committente. Lo spirito del luogo muta rispetto a chi lo vive e vive di memorie.
Solo quando si raggiunge questo delicato equilibrio si dà vita a un posto speciale, capace di emozionare o semplicemente riscaldare il cuore. Quello che mi piace di più del mio lavoro e quando i miei clienti sentono la loro casa perfettamente cucita addosso, come un vestito sartoriale.
L’uomo ha la necessità di identificarsi con la propria casa, di stabilire un senso di appartenenza e di riconoscerle un’aura protettiva. La casa del resto è una struttura che deve proteggere, in senso letterale ed emozionale, al cui interno si sviluppano relazioni umane prima che familiari. Ecco perché è importante ricercare quell’equilibrio, delicato e sottile, che lega gli spazi ai suoi abitanti. Ho approfondito questo aspetto, studiando il Feng Shui, Secondo questa filosofia, anche la sistemazione delle stanze, il design, la geometria della nostra casa, i colori ed i materiali usati incidono sul nostro benessere in base al flusso e a positività o negatività del nostro Chi personale.
Credo che la vera architettura non possa fermarsi agli aspetti superficiali ed esteriori, si deve cercare sempre di approfondire quel senso di speciale appartenenza al luogo al tempo in cui e per cui viene pensato. Ancora mi stupisco di quanto a volte sembra un caso che alcuni elementi della composizione si incastrino perfettamente tra loro, sembra quasi un miracolo, quella tensione alla perfezione a cui noi naturalmente tendiamo.
Quando trovo una soluzione di progetto che giudico perfetta, è un momento di magica euforia, breve, quasi impercettibile ma intenso.
Quando progetto ho sempre bisogno di trovare una ragione che mi faccia appassionare. È una molla fondamentale per me, e non solo nel lavoro. Trasformo quello che faccio in un gioco, libero da condizionamenti. È come tornare bambini. Generare un’emozione per me è la quarta dimensione fondamentale del mio lavoro: quella emozionale.
Come disse Confucio: “Scegli il lavoro che ami e non lavorerai neanche un giorno in tutta la tua vita”, è così porto avanti le mie idee sia nel campo residenziale che commerciale con passione e serietà. Adoro trovare sempre nuovi stimoli, vivo quotidianamente una continua ricerca per rendere ogni nuovo progetto diverso dal precedente seguendo comunque un filo conduttore che lega tutte quante le mie realizzazioni: L’armonia degli spazi, la luminosità e le atmosfere autentiche e non create per puro vezzo.